N

Da Xenopedia, l'enciclopedia italiana della serie Xenoblade.
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N
エヌ
N.png
Illustrazione di Masatsugu Saito
Caratteristiche generali
Compare In
Alias
Il Consul dorato
Noah
Specie
Sesso
Maschio
Voci
Inglese
Harry McEntire
Giapponese
Ryohei Arai

N è un antagonista di Xenoblade Chronicles 3 e Un futuro riconquistato ed è il gran capo dei Consul del Keves. Ha una sorprendente somiglianza con Noah.

Aspetto e personalità

Differentemente dagli altri Consul, che indossano un'armatura cremisi e beige, quella di N è di colore oro e nero con dei dettagli rossi. Tra questi ve n'è uno a forma di "X" sul petto ed è lì che si trova il suo nucleo. Inoltre, sempre differentemente dagli altri Consul, N non indossa un elmetto ma una semplice maschera, anch'essa di colore dorato e con una punta decorativa rivolta verso l'alto. Ha dei lunghi capelli di colore blu scuro e degli occhi azzurri. Non mostra mai di avere una forma Moebius, combattendo sempre nella sua forma umana.

N si mostra freddo, spietato e privo di emozioni, al punto che Glimmer evidenzia come i suoi occhi siano privi della luce che caratterizza invece gli altri Consul. È disposto a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi. Non si fa scrupoli né quando si tratta di ricattare Ethel né quando viene incaricato di sterminare gli abitanti della vecchia Città, tra cui vi sono i suoi discendenti. L'unico attimo di esitazione avviene quando Ghondor, suo figlio, cerca di fermarlo, ma anche in quel caso continua nella sua missione nonostante tutto. Quando dei suoi nemici perseguono il suo stesso obiettivo però, N è disposto a mettere da parte le avversità, come avvenuto nello scontro con Alpha, in cui si è affiancato al gruppo di Matthew.

N si dimostra anche sadico, volendo dimostrare a Melia come anche la speranza si spenga. Ma in particolare lo è nei confronti di Noah, al punto da rinunciare ad ucciderlo immediatamente, preferendo torturarlo, facendolo assistere impotente al Ritorno di Miyo.

Storia

Passato

Prima di diventare un Consul, N, al tempo chiamato Noah, è stato un soldato Keves che, in seguito ad eventi sconosciuti, si è unito ad altri ex-soldati sia Keves che Agnus per combattere contro i Moebius. Insieme riescono persino ad ottenere la Pietra Uroboros creata da Nia, divenendo potenzialmente i primi ad averne attinto il potere. Inoltre, fra gli ex-soldati Agnus conosce Miyo di cui finisce per innamorarsi.

Nonostante tutti i loro sforzi però, Noah e gli altri Uroboros perdono lo scontro con Z, venendo tutti uccisi.

Per qualche scherzo del destino, le incarnazioni successive di Noah e Miyo finiscono per avere delle storie simili. Una volta vengono uccisi da Z e un'altra fuggono dal gruppo per trovare la morte in una bufera di neve. Infine, nella loro ultima incarnazione riescono persino ad avere un figlio ma a causa della durata estremamente limitata della loro vita, prima Miyo e poi Noah, sono costretti a lasciarlo quando questo è ancora un bambino. Prima di morire però, Noah fa al piccolo un discorso di incoraggiamento, incitandolo a conoscere la gente e farsi degli amici.

Dopo questo evento, l'ex-soldato Keves si risveglia nell'Anfiteatro, dove Z gli mostra le sue vite precedenti, facendogli rivivere tutte le volte in cui Miyo è morta fra le sue braccia. Dopodiché gli propone di divenire un Moebius e proteggere "l'eterno presente". A questo punto Noah si trova di fronte allo schermo su cui viene proiettata l'immagine di un bivio. Facendo un passo in avanti, entra in questa scena e si rende conto che su una delle due strade si trova Miyo. Capendo che questa è la sua opportunità di spendere il resto dell'eternità con la sua amata, Noah si incammina verso di lei, accettando così di diventare un Moebius.

Un futuro riconquistato

Non molto tempo prima degli eventi di Un futuro riconquistato, Z scopre che Alpha è entrato in risonanza con una degli abitanti della Città, per cui ordina ad N di sterminarne la popolazione, prima che questi finiscano per diventare la sorgente di potere del nemico. Inoltre, il Consul dorato riceve la promessa che la ricompensa per questo incarico sarebbe stata l'effettivo ritorno di Miyo.

Recatosi sul luogo, N lo mette a ferro e fuoco finché non incontra Na'el, la ragazza posseduta da Alpha. Dopo un breve scontro fra i due da cui il Consul esce vincitore, si prepara a togliere la vita all'avversaria, quando Ghondor, il figlio di N e nonno di Na'el, si mette in mezzo, venendo trafitto al posto della ragazza. Tenendo duro, l'anziano si rivolge a suo padre chiedendogli le ragioni dietro le sue azioni e cercando di spiegargli che Miyo non avrebbe voluto una cosa del genere. Di fronte a queste parole, il Consul dorato ha un attimo di esitazione ma risponde che solo lui porterà il peso delle proprie azioni. Poco prima di morire, Ghondor utilizza i propri poteri Uroboros per generare un'esplosione che impedisce ad N di uccidere Na'el. Il Consul è poi visto osservare i resti in fiamme della città mentre alle sue spalle appare Miyo, anch'essa adesso divenuta Consul.

Durante gli eventi del gioco N viene visto insieme a Z nell'Anfiteatro, da cui osserva i progressi di Matthew, A e Nikol. Successivamente, irrompe durante lo scontro fra i protagonisti e la Na'el posseduta da Alpha. Ancora una volta cerca di uccidere la ragazza e con lei l'entità che la possiede e, ancora una volta, dopo essere quasi riuscito nel suo intento, qualcuno, sta volta Matthew, si mette in mezzo per proteggerla. Il ragazzo si lancia contro il Consul ma viene fermato da A, la quale gli rivela che si tratta del suo bisnonno. N continua spiegando che, in cambio della vita eterna, ha promesso a Z che avrebbe protetto il mondo da lui creato. Matthew è inizialmente sorpreso e confuso dalla notizia, finché non capisce che N lo ha fatto per restare per sempre insieme a Miyo. Il Consul dorato ignora questa accusa e ribadisce che il suo obiettivo sia uccidere Alpha, per poi sparire immediatamente dopo.

Più in là nella storia, i protagonisti si scontrano con N sulla terrazza della Torre del Confino. Matthew chiede ad N perché cerchi di fermarli e il Consul gli spiega che il motivo è che l'unica cosa che trattiene Na'el dal lasciare il mondo in cui si trovano, portando con se l'Origine, sia proprio suo fratello. Afferma che perciò Alpha lo stia aspettando. Ha così il via lo scontro, ad un certo punto del quale N e Matthew si affrontano direttamente. Questo genera un reazione nell'Origine, che mostra a tutti un flashback degli eventi della distruzione della Città. In questo modo Matthew, che era arrivato sul posto solo alla fine, scopre come N non abbia ucciso di proposito Ghondor e le ragioni dietro quel disastro. Al termine della scena, N prova a ribadire che gli abitanti della Città sono la sorgente di energia di Alpha ma Matthew gli tira un pugno in faccia. Prima che il Consul possa rispondere, dal cielo, Alpha scaglia un fulmine proprio su di lui, facendolo sparire.

N riappare durante lo scontro finale con Alpha, salvando Matthew e Na'el dal nemico e giustificandosi dicendo che è necessario per proteggere "l'eterno presente". Successivamente è lui ad indicare a Matthew di combinare il potere dei suoi guanti con quello della sua spada, in modo da far entrare tutti i personaggi in un Interlink e dare il colpo di grazia ad Alpha. Dopo la sconfitta definitiva del nemico e il sacrificio di Shulk, Rex ed A, N e Matthew vanno per strade separate, con il Consul che, prima di andarsene, afferma che i Moebius proteggeranno "l'eterno presente" fino alla morte.

Xenoblade Chronicles 3

In Xenoblade Chronicles 3, N viene visto per la prima volta mentre osserva il simbolo dei Moebius proiettato nel cielo da D. Successivamente è presente, assieme ad M, alla riunione dei Consul, in cui spiega a D che il suo incontro con gli Uroboros era destinato ad accadere e dà a K l'incarico di occuparsi dei protagonisti. Dopo lo si vede assieme ad X, Y e Z nell'Anfiteatro, da cui osservano i progressi di Noah e compagni. Inoltre, il capo dei Moebius spiega che è in arrivo un'eclissi.

Più in là si vede N, nuovamente nell'Anfiteatro, che osserva i Consul V ed R che traspongono gli eventi di una battaglia in corso tra delle colonie Keves ed Agnus all'interno di un gioco simile agli scacchi. Il Consul dorato resta in silenzio ma Z si rende conto immediatamente della sua disapprovazione. Il capo dei Moebius cerca perciò di averci una conversazione, spiegandogli in modo fumoso l'importanza di passatempi come quello, arrivando comunque alla conclusione che tutto ciò che conti è di continuare ad esistere.

N fa un'altra breve apparizione, in cui lo si vede incontrare Cammuravi nel Carcere eburneo del Castello Agnus senza però che venga spiegato il perché. Successivamente, è presente al fianco della Regina Keves quando Ethel e Bolearis giungono al suo cospetto. È lui che mostra loro l'Annientatore e ne rivela poi le capacità, facendo fuoco sui Monti Urayani. Spiega inoltre che il suo raggio d'azione è pressoché illimitato, al che la regina indica come prossimo obiettivo la Colonia 4. Di fronte all'incredulità dei due soldati Keves, il Consul dorato spiega loro che, non essendo più sotto l'influenza della Cronofiamma, non sono più utili. Continua però dando una possibilità ad Ethel: dimostrare la propria utilità uccidendo gli Uroboros usando un apposito Ferronis. Spiega di fare questa proposta "per divertimento", dato che forzare la sua rinascita non sarebbe altrettanto interessante.

Poco dopo l'incontro, Bolearis riesce ad andarsene dal castello. O e P sono preoccupati che possa informare Noah e compagni dei loro piani, tuttavia N decide di lasciar perdere, fiducioso che in ogni caso questi non sarebbero fuggiti. Dopo che O e P sono stati sconfitti, D, J ed N osservano da una finestra del castello mentre J si chiede se avrebbero rincontrato gli Uroboros, al che N gli rassicura che sarebbe accaduto. D allora ne approfitta per prendere in giro il Consul dorato, dicendo che se al loro arrivo gli avrebbe chiesto un abbraccio di gruppo, lui se ne sarebbe tirato fuori. N, impassibile, gli risponde che il suo obiettivo è di mostrare a Melia come anche la speranza si spenga, spiega inoltre loro che anche lei occupa lo stesso piano esistenziale dei Moebius.

Quando i protagonisti raggiungono la Sala del trono, N appare per la prima volta di fronte a loro e la sua sola presenza è sufficiente per causare a Noah un forte mal di testa. Durante lo scontro tra gli Uroboros e la regina, questa sta per avere la meglio sugli eroi, quando un malfunzionamento improvviso rivela che in realtà si tratta di un robot. N capisce che la causa di tale malfunzionamento è la vera Melia e, ridendo, la schernisce per non aver abbandonato le sue inutili speranze. Ancora una volta la presenza di N causa a Noah un doloroso mal di testa, mentre il Consul dorato si prepara ad estrarre la sua spada. Gli Uroboros vengono però accidentalmente salvati da un assalto dei Numeri Ultimi al Castello Keves, che costringe N a difendersi dagli attacchi degli abitanti della Città, mentre i protagonisti ne approfittano per fuggire. Calmatasi la situazione, N si toglie la maschera, lamentandosi che lo scorrere del fato gli sia sfuggito e afferma che ciò non si sarebbe ripetuto. A questo punto viene raggiunto da M, la quale gli chiede cosa abbia intenzione di fare.

Successivamente, N ed M tendono un'imboscata ai protagonisti mentre questi stanno cercando di fuggire dal Carcere di Li Garte, dopo che la doppiogiochista Shania ha rivelato ai Moebius le loro intenzioni. In questa occasione, M chiede di affrontarli di persona, al che N, sebbene sorpreso, accetta la richiesta. Dopo che questa viene sconfitta, è il Consul dorato a scendere in campo, schiacciando gli Uroboros sia in termini di potenza che abilità. Per questo motivo, Lanz e Sena decidono di sacrificarsi, usando la loro forma Uroboros per scatenare un annientamento, che avrebbe causato la fine anche dell'avversario apparentemente imbattibile. N cade nella trappola, ma viene salvato all'ultimo da X, la quale scioglie forzosamente la fusione tra Lanz e Sena. Capendo di non poter fare di più senza mettere in pericolo gli altri abitanti della Città in fuga dalla prigione, i protagonisti si arrendono. N inizialmente pensa di disfarsi di loro subito ma si interrompe, avendo avuto un'idea: attendere il giorno dell'eclissi e rompere lo spirito di Noah facendolo assistere impotente al Ritorno di Miyo. Nel periodo di attesa, il Consul dorato fa visita al gruppo in prigione e, per infierire, spiega loro che chi raggiunge il Ritorno, esce dal ciclo della rinascita dopo la morte.

Il giorno dell'eclissi, N ordina alle truppe del Castello Agnus di portare gli Uroboros alla cerimonia del Ritorno. Dopodiché, fa cadere il flauto di Noah di fronte a lui, incitandolo a tramandare Miyo. Tuttavia, il ragazzo, esasperato, non è in grado di farlo. In seguito alla scomparsa di Miyo, il Consul dorato è sul punto di togliere la vita al suo alter ego ma viene interrotto da M. Confuso, si fa da parte, finché, vedendo il modo in cui parla con Noah, capisce che Miyo ed M si erano scambiate di corpo e che quindi a scomparire era stata la sua compagna. In preda alla disperazione, N urla e delira, accusando Noah di avergli portato via M ed ignorando ogni tentativo di dialogo. Furioso, si scaglia poi contro i protagonisti, ma viene sconfitto da Noah, dopo che questo riesce ad estrarre la Spada dell'Origine dalla propria forma Uroboros. Nel processo, il Consul dorato rimane gravemente ferito. È però soccorso da X, la quale lo teletrasporta al sicuro.

Successivamente, si vede N più volte avvilito, da solo e in silenzio nell'Origine, finché Z non lo invita ad impugnare la Spada della Fine e tornare a difendere l'"eterno presente". Il Consul intercetta il gruppo nella Prigione eterna, dove dimostra di essere geloso di come Miyo sia ora al fianco di Noah ed afferma di avere intenzione di far provare al suo alter ego la stessa disperazione che prova lui. Nonostante ciò, esce sconfitto dallo scontro con gli Uroboros. Tuttavia, caparbiamente, si rifiuta di dialogare con Noah, continuando ad accusarlo della morte di M. È perciò solo dopo una seconda sconfitta che decide di ascoltare le parole del suo alter ego e, dopo aver fatto pace con se stesso, decide di fondersi a lui. Mentre viene assorbito da Noah, N si rivede all'interno dello schermo dell'Anfiteatro, come quando decise di diventare un Moebius, sta volta però di sentiero ce n'è uno solo.

N ed M fanno un'ultima apparizione dopo che i protagonisti hanno sconfitto Z∞. I loro spiriti si separano da quelli di Noah e Miyo per poter dare al capo dei Moebius il colpo di grazia.

Curiosità

  • Il personaggio di N somiglia a Grahf di Xenogears. Entrambi sono precedenti incarnazioni dei protagonisti dei rispettivi giochi, che, dopo aver perso la propria amata, hanno rinunciato ai loro ideali per ottenere un grande potere.
  • Somiglia inoltre a Kevin Winnicot di Xenosaga. Anch'egli è un personaggio che, in seguito ad una serie di tragedie, assume un atteggiamento freddo e pessimista nei confronti del mondo e si convince che l'unico modo per crearne uno migliore per se stesso e la persona da lui amata sia ottenere abbastanza potere. Inoltre, sempre come N, per ottenere tale potere, Kevin accetta di essere il braccio destro di un antagonista il quale ritiene che, per salvare l'universo dalla sua inevitabile distruzione, sia necessario chiuderlo in un ciclo infinito.